I think tank by Mattia Diletti

I think tank by Mattia Diletti

autore:Mattia Diletti [Diletti, Mattia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Farsi un'idea
editore: il Mulino
pubblicato: 2013-04-14T22:00:00+00:00


Grazie ai centri di ricerca che praticano un marketing spregiudicato si è assistito al tramonto, anche se relativo, della monografia come strumento di divulgazione dei think tank a favore di una comunicazione più immediata. L’avvento di Internet ha reso possibile l’accesso a un’enorme massa di informazioni: in uno studio interno alla Brookings Institution si è messo in evidenza come, grazie all’espansione dell’uso di Internet, la diffusione del materiale che essa produce si sia moltiplicata, a partire dal 1995, di cinque volte.

Per quello che riguarda gli Stati Uniti va considerata anche la moltiplicazione, negli anni ’90, di canali tematici per la tv via cavo e satellitare, che offrono informazione televisiva e copertura degli eventi politici 24 ore su 24. Dalla Cnn alla Fox News, passando per Nbc e Mnsbc, la presenza di esperti e commentatori è aumentata in modo esponenziale. Tutti i giorni gli specialisti americani si ritrovano l’uno contro l’altro negli studi televisivi, per offrire al telespettatore almeno due punti di vista contrapposti sullo stesso argomento. Come si vedrà nel terzo capitolo, la fortuna attuale dei think tank dipende anche dalle trasformazioni intervenute nel mondo della comunicazione, che non solo hanno aumentato il numero delle tribune a disposizione degli esperti, ma hanno influito positivamente sulla percezione che i finanziatori dei think tank hanno di queste istituzioni.

La compartecipazione dell’esperto alla creazione del flusso continuo delle informazioni rappresenta un ritorno immediato, subito visibile, del proprio investimento: la presenza mediatica è fondamentale per la sopravvivenza dei think tank, tanto da far attrezzare veri e propri studi televisivi e radiofonici al loro interno, in modo tale da non perdere tempo prezioso negli spostamenti. In realtà il think tank ideale dovrebbe essere in grado di bilanciare le proprie attività. Dovrebbe produrre volumi di tipo più strettamente accademico, indispensabili per mantenere influenza e ascolto presso i membri della comunità scientifica e il pubblico colto, i policy papers o i reports; gli strumenti di maggiore fruibilità rivolti a tutti, pubblico generico o informato che sia.

Osservando un sito Internet di un think tank è facile comprendere il meccanismo. Attorno al tema del momento si costruisce un’articolata offerta di prodotti e informazioni utili a ogni tipo di necessità: richiami alle ricerche eseguite dal think tank negli anni e nei mesi precedenti, e anche ai policy papers, ai policy briefs, alle interviste rilasciate dai ricercatori che appartengono a quella specifica area di indagine, rimandi alle monografie pubblicate da questi ultimi o dal think tank, il link diretto ai documenti che un nuovo evento ha reso necessario produrre. Allo stesso tempo troverete l’elenco dei riferimenti utili a contattare un ricercatore che si occupa di quella materia nel caso siate un giornalista che ha bisogno di richiedere un’intervista o un’opinione, mentre il think tank starà probabilmente organizzando uno o più seminari per illustrare in tempi rapidi tutti i termini della questione a chi ha urgenza di accumulare informazioni.

Alla luce di questa descrizione, come definire i consumatori della conoscenza prodotta dai think tank? È possibile suddividerli in tre categorie: i clienti veri e



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